Un’esperienza indimenticabile.

Eccomi a voi a scrivere dopo un po’ di mesi, durante i quali ho sperimentato tecniche che ho acquisito durante il mio ultimo corso. Un corso che a distanza di mesi mi ha lasciato un ricordo bellissimo e un’esperienza indimenticabile.

A fine ottobre sono andata a Borgo S. Lorenzo, vicino a Firenze, per un corso di quattro giorni di “patine antiche” tenuto dal Maestro Dario Biagioni, una tecnica utilizzata nelle botteghe fiorentine per la patinatura dei mobili, una tecnica che ha il sapore antico e utilizza materiali naturali, colle animali e vegetali, pigmenti, che sono stati in parte dimenticati, o vengono esclusivamente utilizzati da esperti restauratori.

Il maestro Biagioni ama definire i suoi corsi “per-corsi”, poiché accanto all’insegnamento della tecnica vera e propria, abbina una parte introspettiva ed intima personale, un viaggio alla riscoperta di se  stessi, attraverso l’uso dei colori in primis, ma anche attraverso la musica e un ascolto profondo di ciò che ci circonda.

Già il fatto di essere in Toscana, la culla dell’arte, circondati da paesaggi agresti da fiaba, ti mette in uno stato d’animo particolare; il fatto poi di partecipare ad un corso cosí specifico mi ha fatto vivere questa esperienza in modo totale e appassionato.  Confesso che inizialmente ero un po’ intimorita, non pensavo di esserne all’altezza, ma il Maestro Dario ci ha messo subito a nostro agio e ha tirato fuori da ognuno di noi il meglio. È stato per lui un gran lavoro, faticoso ed impegnativo, ma alla fine del per-corso, giorni intensissimi sia dal punto di vista emozionale che lavorativo, é riuscito a catturare l’essenza di ognuna di noi in modo preciso ed assoluto.  E poi il luogo dei corsi, il nuovo laboratorio, é una sorta di caverna magica, dove tutto sembra avere il sapore di antico, dove ogni oggetto è stato recuperato con amore, nulla di artificioso, ma in ogni cosa trasformata si è saputo  cogliere l’essenza dell’oggetto stesso. Trasformazioni impegnative fatte di anni di studi, di sperimentazioni, di viaggi, ed oggi questo sapere è messo a disposizione con grande generosità, e senza risparmio, di chi, come la sottoscritta, è innamorata di tutto ciò che rappresenta un passo verso una crescita interiore artistica e personale.

 

Non voglio raccontare ciò che è stato o i passaggi necessari che hanno portato il mobiletto scelto a diventare ciò che è diventato. Vorrei semplicemente dimostrare attraverso le immagini la potenzialità che ogni oggetto possiede, se sapientemente trattato e valorizzato. È un percorso difficile ma con la guida e soprattutto la passione di chi ha messo il suo sapere al servizio degli altri, si possono fare delle cose meravigliose. 

Prima fase: preparazione del mobile e scelta dei colori.

Con tutti questi bellissimi colori a disposizione, difficile è stata la scelta della tonalità. Volevo un colore deciso che supplisse la poca particolarità del mobiletto (effettivamente quando lo scelsi feci un errore di valutazione), ma nello stesso tempo un colore che si adeguasse anche agli altri mobili e oggetti della mia casa.  E cosi optai per un verde, colore che peraltro adoro, e alla fine è nato lui.

Fasi di lavorazione.

2 commenti su “Un’esperienza indimenticabile.”

  1. Un per-corso meraviglioso, sicuramente il più emozionante ed interessante in Italia (e non solo) al momento per gli appassionati ma anche per i professionisti. Hai ragione cara Elisabetta: Il Maestro è incomparabile! E il gruppo fantastico! Grazie a tutti! Grazie a te per aver trasformato in parole le emozioni. 🥰✨

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *