Il recupero…questa meraviglia…

Sono passati un pó di mesi dal mio ultimo articolo, mesi densi di progetti e di avvenimenti che mi hanno fatto riflettere molto. Ho utilizzato il mio tempo per portare avanti la mia passione, e così ho deciso di crearmi un angolo di casa tutto mio dove possa rintanarmi e fare ciò che più mi piace. Ho scelto un mobile che mi piaceva molto nella forma, ma che era veramente in fin di vita, un mobile da sacrestia che avrebbe dovuto finire in discarica. Ho visto in lui grande potenziale, la forma, la struttura, le linee squadrate, erano quello che avevo in mente per realizzare un contenitore dove riporre tutte le mie pitture, i miei barattoli i miei strumenti. Accanto a lui è arrivata anche una vetrina luogo ideale per riporre le mie vernici, i barattoli di pigmenti, le cere, tutto ciò che permette ad un oggetto di essere trasformato, recuperato reinventato.

E cosí la fantasia diventa realtà, piano piano si compie la metamorfosi, tutto appare sotto una luce diversa, ed il bruco si trasforma in una bellissima farfalla.

È necessario andare oltre le apparenze, guardare in profondità, lasciare che il mobile ci parli ed esprima tutte le sue potenzialità, che magari sono nascoste sotto strati di vernice, oppure dietro a pezzi rotti che vanno sostituiti, ogni singolo manufatto ha la sua storia, sta a noi portarla alla luce e reinventarla.

Nascono cosí pezzi unici, diversi, magnetici e bellissimi.

 

Il primo mobile è un vecchio mobile da sacrestia, inizio Novecento, mal ridotto, mangiato dai tarli e zoppicante.  Il secondo è una vetrina, probabilmente il pezzo sopra di una credenza, vecchia di decenni, che aveva solo bisogno di un restyling completo. 

Il primo mobile ha avuto bisogno di interventi strutturali, ha dovuto essere rinforzato, incollato, consolidato, ho aggiunto il piano, la fascia dei piedi, i ripiani interni e anche i fianchi; l’ho pulito, scartavetrato e ripulito, solo allora ho iniziato il restyling.

Questa la situazione iniziale

Consolidamento strutturale.  A parte il piano nuovo, in abete, il resto è stato realizzato interamente con legno di recupero.

Ora il mobile è pronto per le varie fasi di lavorazione.

Fase 1; stesura dei fondi.

Fase 2; stesura del colore di base.

Fase 3; il colore definitivo, pigmenti e caseina.

Fase 4; il disegno.

Fase 5; la finitura.

Il lavoro è stato eseguito in tempera materica, il materiale utilizzato sono prodotti di #patina Style del maestro Dario Biagioni.

4 commenti su “Il recupero…questa meraviglia…”

  1. Un lavoro da vera maestra.
    Il risultato è sorprendente, se si considera lo stato di partenza.
    Una vera rinascita….. di alta qualità!

    1. Anna sei sempre molto gentile. Grazie di cuore, È stato un lavoro impegnativo ma alla fine il risultato mi soddisfa molto, cosi come la sua collocazione. Ora di sopra riesco a muovermi almeno. Chissà quanto durerà l’ordine.

  2. Non ci sono parole per dirti quanto sei brava! Hai fatto un recupero da maestro, mettendo in pratica tutti gli insegnamenti ricevuti, la tua esperienza, il tuo gusto, la tua pazienza….ma soprattutto lo hai fatto con il cuore!!!! Brava!!!!

    1. Grazie cara Emma.
      Questa è la mia passione, mi spiace solo di essermi dedicata troppo tardi. Mi diverto e la più grande soddisfazione è vedere le trasformazioni e i mobili prendere forma. E poi tramandare pezzi di storia, che hanno sempre qualcosa da raccontare e ancora ne racconteranno.

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